Salute & Benessere. Spermiogramma, dott.ssa Di Marzo: “Esame utile per valutare fertilità maschile”

Salute & Benessere – Attraverso lo “Spermiogramma” si analizza il liquido seminale per valutare la qualità degli spermatozoi. Ė uno strumento basilare nella valutazione della fertilità maschile e costituisce la prima indagine diagnostica da effettuare dopo alcuni tentativi falliti per ottenere una gravidanza in modo naturale. La “Futura Diagnostica”, sita in Corso Vittorio Emanuele 190, ad Avellino, si avvale di un nuovo strumento  per la lettura automatizzata dello sperma, seguendo le linee guida WHO 2010. A fornire ogni informazione utile su questo tipo di esame, la dott.ssa Francesca Di Marzo Capozzi, Responsabile Sanitario del Centro Polispecialistico.

Dottoressa, che cos’è uno spermiogramma? Come si effettua questo tipo di esame?

“Lo spermiogramma è un esame che si esegue per valutare la fertilità maschile mediante lo studio del liquido seminale, cioè la sospensione di spermatozoi nella secrezione dei testicoli e degli epididimi, che insieme alla secrezione prostatica, delle vescichette seminali e delle ghiandole bulbo-uretrali, forma un fluido viscoso che costituisce l’eiaculato da esaminare. Al paziente si richiede di effettuare la raccolta del campione di liquido seminale per masturbazione, in un contenitore pulito di plastica , ed è importante che il campione sia completo per non perdere la prima parte dell’eiaculato, e di consegnarlo entro un’ora dalla raccolta. Dal momento che il campione arriva in laboratorio si effettua una prima valutazione macroscopica per misurare il volume, il ph, e valutare la fluidificazione ,la viscosità e il colore. Si procede, poi, con il prelevare una piccola quantità che verrà utilizzata per l’analisi strumentale, e dopo pochi minuti  verranno forniti tutti i pararmetri necessari per la diagnosi ed un video in tempo reale degli spermatozoi nel liquido in esame, che ovviamente può essere messo a disposizione del paziente. Nel nostro laboratorio, per eseguire lo spermiogramma, utilizziamo un analizzatore automatico di alta risoluzione, con un software aggiornato alle nuove norme dell’WHO. Il risultato è un referto che analizza 4 dati chiave del campione per una corretta diagnosi: Ph-concentrazione-morfologia-motilità”.

Le risposte fornite dallo spermiogramma sulla capacità riproduttiva sono definitive, cioè sono riferite a tutte le eiaculazioni?

“No, non sempre sono definitive perchè per poter effettuare una corretta diagnosi di fertilità o infertilità si parte con l’esaminare due campioni di liquido seminale del paziente e l’intervallo tra le due raccolte non dovrà essere inferiore ai 7 giorni o superiore a 3 settimane. Si possono trovare risultati marcatamente discordanti nei due campioni, in questo caso si valuta di ricorrere ad un esame addizionale, questo perchè nello stesso individuo potrebbero verificarsi delle sensibili variazioni dovute sia alla funzionalità dei testicoli, che potrebbero non lavorare in modo costante, sia a particolari condizioni psicologiche e ambientali al momento della raccolta”.

Affinché i risultati dello spermiogramma siano attendibili è fondamentale che l’esaminato rispetti alcune norme basilari. Quali?

“Si esistono delle procedure standard, codificate, che costituiscono le tappe indispensabili dell’analisi del liquido seminale. Il campione deva essere raccolto dopo un periodo di astinenza sessuale di non meno di 48 ore e non più di 7 giorni, inoltre come già detto si ottiene mediante masturbazione e raccolta in un contenitore di plastica pulito, consegnato in laboratorio entro un’ora al massimo dalla raccolta. La raccolta deve essere completa per evitare di avere risultati falsi negativi, inoltre bisogna proteggere il campione sia dalle alte che dalle basse temperature (inferiori a 20 gradi e superiori a 40 gradi). Il personale del laboratorio deve procedere all’analisi osservando delle norme precise di manipolazione per non alterare il campione. Si capisce che ci sono delle regole da rispettare dalle quali dipende la buona riuscita dell’esame, che riguardano sia il paziente che l’esecutore dell’esame”.

Quando è necessario sottoporsi a questo tipo di esame?

“E’ necessario fare lo spermiogramma sia in caso di diagnosi di varicocele, affichè si possa monitorare la capacità di produzione di spermatozoi nel tempo prima di procedere ad un intervento, sia nel caso di coppie che trovano difficoltà nel concepire un figlio, per valutare appunto se sia dovuta ad eventuale infertilità maschile”.

Quali sono i parametri da valutare?

“Per fecondare l’ovocita il liquido seminale dovrà avere requisiti che rispondono a criteri precisi di volume e ph, numero di spermatozoi , di motilità e di morfologia. I criteri che devono essere rispettati sono i seguenti: volume > 1,5 ml , ph  > 7,2 , concentrazione spermatozoi(milioni/ml) 15 M/ml , numero totale di spermatozoi  39M , motilità totale 40% , morfologia 4%. Un referto completo deve contenere oltre ai dati che riguardano la parte puramente chimica, anche quelli che ci dicono in maniera dettagliata che tipo di motilità hanno gli spermatozoi contati nel campione e in quale percentuale, e parametri dettagliati riguardanti la morfologia dei singoli spermatozoi. Ad esempio si valuta in percentuale la velocità progressiva, non progressiva, e l’immobilità. L’andamento lineare o meno degli spermatozoi o addirittura la loro immobilità ,calcolata in percentuale sul totale, può dare allo specialista un’indicazione importante ed inoltre i dettagli della morfologia degli spermatozoi, intesi come forme della testa o della coda ,possono dare altre indicazioni  riguardo la riuscita o meno della fecondazione dell’ovocita”.

Il costo dell’esame?

“E’ un esame non mutuabile, quindi privato. Il costo è di 100 euro”.

Fonte: irpiniatimes.it