Breath Test, dott.ssa Palatucci: “Strumento diagnostico efficace per individuare intolleranze alimentari”

La dott.ssa Carmelina Palatucci, responsabile del Centro Polispecialistico “Futura Diagnostica” di Avellino.

Per questo nuovo appuntamento con la salute, si è parlato di “Breath Test”.

Dottoressa che cos’è il Breath test?

“Il breath test (termine anglosassone) o test del respiro, è un esame diagnostico non invasivo, semplice e indolore, che permette di individuare intolleranza alimentari (breath test al lattosio), velocita’ di transito intestinale (breath test al lattulosio), eventuali colonizzazioni batteriche anomale (test al glucosio) o la presenza del batterio Helicobacter Pylori nello stomaco. Il principio generale sul quale si basa la diagnostica “breath test” è che nell’espirato sono presenti composti gassosi, che seguendo un gradiente di diffusione, passano dal circolo ematico agli alveoli polmonari e come tali sono eliminati con il respiro. Si può dire, quindi, che il breath test all’Idrogeno misura la quantità di idrogeno presente nell’aria espirata dai pazienti sottoposti al test. Già  nel IV secolo a.C. Ippocrate, padre della medicina insegnava ai suoi allievi che sentire il respiro di un malato poteva indirizzare  la diagnosi, anche se si deve arrivare al XVIII secolo con Antoine Lavoisier che analizzando il respiro dimostrò la presenza di gas  (anidride carbonica) e quindi si può affermare che gettò le basi per l’utilizzo scientifico e diagnostico del Breath Test”.

In che cosa consiste precisamente?

“Il breath test consiste nel raccogliere ad intervalli di tempo campioni di aria espirata, dopo aver ingerito una soluzione contenente diversa sostanza a seconda del test da eseguire. Per l’esecuzione del breath test al lattosio, si somministra al paziente adulto la dose di 25 gr di lattosio e al bambino la dose di 12.5  gr.,disciolta  in 200 ml di acqua naturale. Nelle 4 ore successive si preleva l’espirato ogni 30 minuti per un totale di 9 misurazioni. Il breath test all’Urea, dopo il primo prelievo di espirato, prevede invece una somministrazione di una compressa di 100 mg di C13-urea, (urea marcata con un isotopo dl carbonio C13) sciolta in una soluzione acquosa di una bustina di 1.4 gr di acido citrico, utilizzata  per rallentare lo svuotamento gastrico. Dopo 30 minuti dall’ aver assunto  la soluzione di UreaC13, si procede alla raccolta del secondo espirato”. 

E’ un test sempice da eseguire? Ha controindicazioni?

“Essendo l’esecuzione del test del respiro semplice, non invasiva e priva di rischi, può essere eseguita anche a bambini con età superiore a 6 anni e a donne in gravidanza o in allattamento. Il paziente deve rimanere in laboratorio per tutta la durata dell’esame e precisamente: 4 ore e 30 minuti per il test di intolleranza al lattosio e circa 35 minuti per il breath all’urea. L’esame va eseguito la mattina, a digiuno da almeno 8 ore. Il paziente non deve fumare, non deve assumere antibiotici nei 7 – 15 giorni  precedenti il test; sospendere fermenti lattici, lassativi o antidiarroici ed evitare nelle 24 ore precedenti l’esame, il consumo di latte, latticini e tutti i prodotti alimentari che contengono lattosio. La sera precedente l’esame si consiglia di consumare una cena leggera a base di riso, carne pesce e acqua naturale. In caso di malassorbimento del lattosio, dopo l’assunzione dello zucchero, se al paziente manca l’enzima Lattasi, responsabile della scissione del lattosio , lo zucchero non assorbito raggiunge il colon, viene fermentato dalla flora microbica locale, producendo gas (Idrogeno, metano, anidride carbonica), dando origine ai tipici fenomeni dell’intolleranza al lattosio: meteorismo, flatulenza, nausea, dolori crampiformi. Anche per il breath all’urea il paziente deve astenersi dall’uso di antibiotici per tre settimane prima dell’esame, una settimana dall’uso di farmaci gastroprotettori e il giorno del test, deve essere digiuno da almeno sei ore, astenendosi dal fumo  e dall’assunzione di caffe’. L’aria espirata con il breath all’urea viene analizzata tramite spettrometro di massa che permette di misurare la quantità di anidride carbonica con C13 rispetto al totale dell’anidride carbonica espirata .Se presente il batterio Helicobacter pylori  nello stomaco, si osserva un aumento di C13 nell’aria espirata”.

Quando è stato riconosciuto come strumento diagnostico efficace?

“Il breath test ha raggiunto il massimo della popolarità, quando è stato utilizzato per diagnosticare infezione da Helicobacter pylori, unico microrganismo capace di resistere all’acidità dell’ambiente gastrico, al punto tale da insediarsi nella mucosa gastrica e ivi replicarsi. Tale caratteristica è data dalla capacità di produrre ureasi, un enzima che scinde l’urea nello stomaco liberando acido carbonico ed ammoniaca; l’ureasi neutralizza gli acidi gastrici creando un microambiente favorevole alla replicazione del batterio. L’infezione da helicobacter Pylori porta a conseguenze spiacevoli per il paziente, predisponendolo alla gastrite, all’ulcera gastrica e in alcuni casi a formazioni tumorali. Il medico può prescrivere la richiesta del breath test all’urea, quando il paziente presenta sintomi a livello gastrico con iperacidità, eruttazioni, nausea e senso di pienezza, perdita di peso inspiegabile data l’elevata specificità dell’esame, il breath test all’urea può essere ripetuto nel tempo per monitorare l’efficacia della terapia medica intrapresa per eradicarne l’infezione”.

In quali casi è opportuno sottoporsi ai breath test?

“Se un paziente dopo aver ingerito latte e derivati decrive episodi di flatulenza, distensione addominale, diarrea, dolori al basso ventre, spesso aspecifici e di non facile inquadramento diagnostico, perché comuni al altre patologie, come celiachia, rettocolite ulcerosa, sindrome del colon irritabile… può essere richiesta  dal medico l’esecuzione del breath al lattosio”.

Il costo?

“Presso il nostro centro il costo dei singoli test e di 60 Euro”.

Fonte: irpiniatimes.it